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Pensieri sotto la neve

Pensieri sotto la neve

Archivi Mensili: aprile 2014

La gara

19 sabato Apr 2014

Posted by Andrea in Montagna, Natura, Racconti

≈ 9 commenti

Tag

montagna, natura, neve

Corri! Più veloce! Non rallentare! Sei ancora in vantaggio, ma il tuo avversario è dietro di te, ti sta inseguendo con la pazienza di un cacciatore che insegue la preda, la fa stancare per poi piombare su di lei e finirla. Non deve succedere, l’hai sempre battuto e anche oggi porterai a casa la vittoria.

Affannosamente respiri l’aria fredda, divori avidamente l’ossigeno, la vista è annebbiata per la lunga corsa, i muscoli bruciano, il tamburo del tuo petto batte all’impazzata, il passo affonda nella neve, la saliva densa sembra quasi ghiacciare in gola, il fiato caldo fuma nell’aria gelida così come fuma il tuo corpo bollente, madido di sudore.

Il bosco attorno a te tace, non senti più nulla, solo il rumore delle tue falcate e il tuo respiro pesante. Ti giri, nessuno dietro di te. Forse l’hai staccato, forse ha ceduto. Era impossibile reggere il tuo ritmo. Forse hai vinto, ma non è ancora finita, non sei ancora al traguardo, non puoi ancora esultare, devi stringere i denti e continuare a correre, anche se vorresti buttarti a terra e dormire sulla neve.

Improvvisamente senti un rumore dietro di te, ti volti, non vedi nessuno, ma sai che lui si sta avvicinando nuovamente, non dovevi pensare di avere già vinto. Riprendi a correre più forte di prima, non ascoltare il bruciore, tu sei più forte della fatica, del freddo, della neve che rallenta il tuo passo. Questa gara è troppo importante e non puoi perderla, è la corsa della vita.

Concentra la tua mente, distogli il pensiero dalla stanchezza, pensa alle tue creature che stanno aspettando, che bramano il tuo ritorno, trionfante ancora una volta. Un sorriso idealmente si disegna sulla tua bocca, ma è solo una smorfia di fatica, di sforzo estremo, immane, verso il traguardo ormai prossimo.

Il bosco attorno a te è magico e silenzioso, la neve ammanta cespugli, pietre e sentieri, il sole ormai basso getta pennellate di ocra, arancione e amaranto mentre il cielo si incendia e con l’ultima vampata annuncia la notte imminente. I torrenti scorrono silenziosi sotto metri di neve. Le montagne tutt’intorno, le spalle dorate dall’ultimo sole, vegliano silenziose sulla vallata. Che bello il mondo! Che voglia di starsene accovacciati ad ammirare questo spettacolo senza pensieri…

Non devi distrarti! Tendi l’orecchio per sentire eventuali rumori alle tue spalle. Niente, nessuno dietro di te, sei di nuovo tranquilla. Il traguardo è vicino, nessuno potrà raggiungerti oramai.

Quando arrivi è un trionfo. Il sole ormai se n’è andato dietro le montagne, ma c’è ancora luce, quanta ne basta per vedere i tuoi piccoli entusiasti festeggiare il tuo arrivo. Si alzano sulle fragili zampe, li annusi, li lecchi, offri loro la mammella calda, il tuo latte li nutre di nuovo. Ce l’hai fatta ancora una volta, il cacciatore non ti avrà, il suo cane non addenterà la tua carne, la tua carcassa non sarà gettata sul cassone del suo pickup, le tue corna non saranno vendute come oggetti per decorare qualche salotto. Hai vinto anche stavolta, la gara più importante, non per la gloria, ma per la vita.

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Magia primaverile

12 sabato Apr 2014

Posted by Andrea in Montagna, Natura, Riflessioni

≈ 8 commenti

Tag

cadore, dolomiti, montagna, natura, neve, Pensieri, riflessioni

Verso il Rifugio Baion, sullo sfondo gli Spalti di Toro

Verso il Rifugio Baion, sullo sfondo gli Spalti di Toro

Adoro questa stagione. L’inizio di Primavera, quando la Natura si desta dopo il lungo sonno invernale, dopo la lunga notte, dopo aver riposato sotto una candida coperta di neve. Come la donna amata che dolcemente si risveglia al mattino e quasi senza accorgersene apre le palpebre, mentre tu la guardi coricato al suo fianco. Come un bimbo che dopo aver dormito profondamente e ininterrottamente si sveglia al mattino e ti chiama a gran voce e tu corri da lui, perchè è tutta la tua vita. Così è la Primavera: lentamente la Natura si sveglia, piano piano, dolcemente, e ti chiama.

La neve si scioglie e scopre i prati sottostanti, i crocchi spuntano qua e la e conquistano gli alpeggi, colorandoli di bianco, di giallo, d’azzurro e violetto, l’erica in fiore tinge di rosa i verdi pendii. Le bianche cime delle montagne ancora cariche di neve si stagliano sull’azzurro del cielo d’aprile. I torrenti gonfi d’acqua non giacciono più coperti dalla neve e dal ghiaccio e iniziano a scorrere liberamente portando a valle i miei pensieri, finora sepolti sotto la neve, attraversando scarpate, ghiaioni, boschi, cascate, vortici, laghi. Il sole ancora basso proietta lunghe ombre e tinge di caldi colori le rocce, il bosco, i prati.

La vita riprende il suo ciclo: formiche operose ricominciano instancabili il proprio lavoro, camosci e caprioli riconquistano le vette, scoiattoli tornano a volteggiare tra i rami degli alberi. Abeti e larici tornano a confondersi tra loro, entrambi nuovamente verdissimi, di quel verde chiaro che mette allegria, che brilla come uno smeraldo al sole d’aprile. L’aria si riempie del profumo di bosco, di legno, di resina, di prato umido, di terra nera.

L’olfatto non più addormentato dal freddo invernale si risveglia e ti inebria inondandoti di sensazioni, quelle che non sentivi da tanto tempo, quegli odori, quei profumi che hanno il potere di trascinarti indietro nell’abisso degli anni e riportarti bambino, quando correvi felice sui prati, quando non sapevi cos’era la vita, il dolore, la morte e tutto era magico e misterioso.

Magia primaverile, grazie di essere ritornata.

Erica in fiore

Erica in fiore

 

Disgelo

I torrenti non più prigionieri della neve e del ghiaccio ricominciano a scorrere liberamente

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L’umorismo è maschio?

05 sabato Apr 2014

Posted by Andrea in Riflessioni

≈ 30 commenti

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Humor, Pensieri, riflessioni, Umorismo

Stamattina a colazione mio figlio mi diceva che, tra i suoi professori di Liceo, gli uomini spesso fanno delle battute spiritose, mentre le insegnanti sono più serie e rigorose. Approfondendo la questione mi ha detto che anche alle medie era così: professori buontemponi e professoresse più inquadrate. Si badi bene, nessun giudizio sulla serietà e qualità dell’insegnamento, né sulla didattica o sul valore umano delle persone, solo la constatazione che i docenti maschi sarebbero più spiritosi, almeno agli occhi di un ragazzo quattordicenne.

Provo a fare la medesima analisi andando a ritroso nel tempo, quando nel secolo scorso ero io lo studente, e in effetti devo dire che anche durante i miei anni di liceo e poi all’università i professori maschi erano più inclini a battute e aneddoti divertenti rispetto alle professoresse. Sarà un caso?

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Premi a catinelle!

05 sabato Apr 2014

Posted by Andrea in Riconoscimenti

≈ 6 commenti

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Award, Nomination, Premi, Riconoscimenti

Caspita, questa cosa dei riconoscimenti, awards o premi che dir si voglia sta diventando impegnativa! Questa settimana altre tre nominations… presto dovrò procurarmi un agente, qualcuno che tenga il conto, curi le public relations, risponda al telefono!

Scherzi a parte, grazie a tutti per queste dimostrazioni di stima e apprezzamento. L’ho già detto altre volte: le catene di S. Antonio non mi hanno mai appassionato ma in questo caso è diverso, questi “premi” sono delle manifestazioni di interesse, simpatia, affinità che non possono e non devono passare inosservate, quindi anche se bisogna metterci un pizzico di impegno in più per rispondere alle domande, fare altre nominations, informare i nominati eccetera, comunque è un piacere!

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Bianco e blu

02 mercoledì Apr 2014

Posted by Andrea in Escursioni, Montagna, Natura, Riflessioni

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ambiente, Ciaspe, ciaspole, dolomiti, meditazione, montagna, natura, neve, Pensieri, riflessioni

WP_20140329_018Dopo un inverno anormalmente mite e umido, finalmente anche il calendario ci dice che la primavera è arrivata. In pianura le temperature invitano a cambiare e alleggerire il proprio abbigliamento, dirigendosi verso le spiagge per le proprie gite domenicali. Anche in montagna, alle quote basse e nei fondovalle, la neve è sparita e i tenui colori della primavera iniziano a dipingere le vallate.

Ma in alta quota la situazione è ben diversa: metri e metri di soffice e candida neve continuano a ricoprire gli alpeggi, le baite e le malghe. La natura dormiente è ben lungi dal risveglio e il silenzio regna incontrastato.

Il tuo sguardo ben protetto dagli occhiali da sole spazia in tutte le direzioni, ma solo due colori dominano la tua vista: il bianco scintillante della neve e il blu intenso del cielo. Bianco e blu non sono i colori di una bandiera, non è il titolo di un romanzo, di una canzone o di un film; sono i colori della natura, gli unici che i tuoi occhi possono vedere e che dipingono il mondo attorno a te.

La sensazione è di camminare immersi in un ambiente surreale, luminoso, abbagliante. Ti sembra di vivere in un sogno: le normali cose che popolano la realtà di tutti i giorni sono scomparse e attorno a te regna solo il silenzio, la pace, l’armonia. Tutto è perfettamente inquadrato, avvolto e protetto nell’abbraccio della neve e del cielo, la madre e il padre.

Di quando in quando impronte sulla neve interrompono la monotonia di quel paesaggio bicolore e disegnano traiettorie fantasiose. Le impronte della lepre sono inconfondibili: le due zampe posteriori parallele per spingere meglio in corsa, quelle anteriori allineate una dietro l’altra per mantenere l’equilibrio, disegnando una serie di Y sulla neve. Le tracce del camoscio sono invece più profonde, le zampe affusolate poggiano sulla piccola superficie offerta dallo zoccolo e quindi, inevitabilmente, affondano nella neve per molti centimetri. Quelle del capriolo sono molto simili, ma più piccole.

Una cima innevata appare all’orizzonte. La dolomia grigio chiaro luccica come un diamante ai raggi del sole. Le opere dell’uomo fanno capolino, semi sommerse dalla neve: una baita, un crocifisso di legno, tabelle con la segnalazione dei sentieri, anche questi completamente sommersi e irriconoscibili. Ti immagini come dev’essere il paesaggio in estate, anzi lo sai molto bene, avendo frequentato e percorso questi sentieri più e più volte in stagioni diverse e con diversi mezzi: rigoglioso, vivo, multicolore… Ma adesso non è ancora il momento, la natura continua a riposare e nel sonno profondo noi sogniamo con lei.

Cime innevate spuntano all'orizzonte

Cime innevate spuntano all’orizzonte

 

Un crocifisso sommerso dalla neve sull'altopiano del Sennes

Un crocifisso sommerso dalla neve sull’altopiano del Sennes

Baite sommerse dalla neve nei pressi del Rifugio Fodara Vedla

Baite sommerse dalla neve nei pressi del Rifugio Fodara Vedla

Impronte di lepre

Le impronte della lepre, a forma di Y

Le mie ciaspe

Le mie ciaspe

Tabelle segnavia sommerse da metri di neve

Tabelle segnavia sommerse da metri di neve

Una chiesetta nei pressi del Rifugio Fodara Vedla

Una chiesetta nei pressi del Rifugio Fodara Vedla

Sembra di vivere in un sogno

Sembra di vivere in un sogno

Nei pressi di Malga Ra Stua

Nei pressi di Malga Ra Stua

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