• Home
  • U.S.A. coast to coast
  • Informativa sui cookie
  • A proposito…

Pensieri sotto la neve

Pensieri sotto la neve

Archivi tag: parks

Una cascata d’oro fuso

23 domenica Ott 2016

Posted by Andrea in Escursioni, Montagna, Natura

≈ 16 commenti

Tag

ambiente, autunno, bellezza, cadore, Col dei Bos, colori, dolomiti, escursioni, felicitá, hiking, Lagazuoi, larici, montagna, natura, oro, ottobre, pace, panorama, panorami, parco, parks, serenità, silenzio, solitudine, Tofana, Tofane, tranquillità, Veneto

Ottobre è un mese fantastico per la montagna: i colori si accendono, i contrasti si acuiscono, la natura sembra rivitalizzarsi improvvisamente mettendo il suo vestito più colorato e appariscente. E invece è un canto del cigno, l’ultimo lampo prima dell’inverno che porta il silenzio e la quiete, prima che ogni cosa si addormenti sotto la candida coperta di neve per il lungo sonno invernale.

Purtroppo ultimamente il meteo non era stato molto favorevole nei fine settimana e così non ero ancora riuscito ad andare a camminare nel mio amato Cadore. Ieri, finalmente, il tempo è stato clemente, anzi, una spruzzatina di neve nella notte tra venerdì e sabato ha fatto si che lo spettacolo fosse ancora più bello.

Ciò che mi piace di più in questo periodo è ammirare il colore dei larici. Il larice è un albero meraviglioso e in questa stagione il suo manto si accende di un giallo dorato che, sotto i raggi del sole autunale,  diviene abbagliante come una cascata di oro fuso. Giudicate voi stessi se sto esagerando…

SAMSUNG CSC
SAMSUNG CSC
SAMSUNG CSC
SAMSUNG CSC
SAMSUNG CSC
SAMSUNG CSC
SAMSUNG CSC
SAMSUNG CSC

Continua a leggere →

Condividi:

  • Tweet
  • E-mail
  • Condividi su Tumblr
  • Pocket

Mi piace:

Mi piace Caricamento...

In sella nella grigia pianura

22 domenica Feb 2015

Posted by Andrea in Escursioni, Natura

≈ 20 commenti

Tag

aironi, Bicicletta, birdwatching, campagna, Cervara, escursioni, ferrovia, fiume sile, germani, mountain bike, mtb, oasi cervara, Ostiglia, parco, parks, pista ciclabile, Sile, Treviso, treviso-ostiglia, Veneto

WP_20150221_002

Niente ciaspe oggi e niente montagna. La giornata è decisamente uggiosa, una di quelle giornate in cui non ti vorresti mai alzare dal letto. E invece, accompagnato Dario a scuola, carichiamo le biciclette in macchina e partiamo verso Quinto di Treviso, dove percorriamo un tratto della ciclabile Treviso-Ostiglia, realizzata sul sedime dell’omonima ferrovia militare che attraversava diagonalmente il Veneto.

Attualmente sono percorribili solo 50 dei 118 chilometri totali, da Quinto di Treviso fino al confine tra le province di Padova e Vicenza, con alcuni tratti di collegamento realizzati fuori dal tracciato ferroviario. Speriamo che anche il restante percorso venga presto completato. Per maggiori informazioni si può consultare il sito ufficiale, oltre ai siti Magico Veneto e Ferrovie abbandonate, ricchi di informazioni pratiche, mappe e foto.

Parcheggiata l’auto in centro a Quinto inforchiamo le bici e partiamo, tra la nebbia e il gelo di questo pessimo sabato mattina. Guardiamo il lato positivo della faccenda: c’è pochissima gente in circolazione e la pista è tutta per me e Silvia, che così possiamo pedalare affiancati, chiacchierare, goderci questo panorama tanto grigio e spettrale da essere quasi affascinante. Naturalmente, se decidete di farvi un giro da queste parti, vi consiglio di venire qui in una bella giornata di primavera, ma a meno che non amiate le folle di gitanti e le processioni di famiglia evitare la domenica pomeriggio.

Correre sulla Treviso-Ostiglia scatena strane sensazioni. Il percorso è una lunga linea retta, non ci sono curve davanti a noi, ma un’unica striscia di terra lanciata verso un lontanissimo punto di fuoco, come in un esercizio scolastico di prospettiva centrale dove tutte le linee convergono verso il centro del foglio. Ogni tanto qualche attraversamento di strade secondarie, una stazione ferroviaria abbandonata, un ponte, una pietra miliare. Attorno a noi la campagna veneta, qualche trattore all’opera, i fiumi e i canali, i boschi di pioppi, salici e ontani, laghetti dove sguazzano germani reali, folaghe, alzavole, svassi e cormorani. Un elegantissimo airone bianco ci osserva con distacco mentre passeggia con le sue lunghe leve sull’acqua.

Il percorso attraversa il parco naturale del fiume Sile, una splendida area protetta compresa nei territori di ben 11 comuni veneti, e l’Oasi di Cervara, dove gli appassionati di birdwatching possono scatenarsi nell’osservazione di una garzaia che conta ben 200 nidi di aironi, nitticore e garzette e dove con un po’ di fortuna si può ammirare il martin pescatore, l’usignolo di fiume, la poiana e lo sparviere.

Oggi però niente birdwatching, solo pedalare e farlo più in fretta possibile per scaldarsi bene, vista la temperatura da pieno inverno. Ogni tanto una brevissima pausa per scattare delle foto che, con questo cielo grigio, non sono particolarmente spettacolari.

WP_20150221_003 WP_20150221_004 WP_20150221_007 WP_20150221_008 WP_20150221_009WP_20150221_011 WP_20150221_012 WP_20150221_013

Condividi:

  • Tweet
  • E-mail
  • Condividi su Tumblr
  • Pocket

Mi piace:

Mi piace Caricamento...

Daniza: da star da copertina a pericolo pubblico

13 sabato Set 2014

Posted by Andrea in Montagna, Natura, Riflessioni

≈ 12 commenti

Tag

ambiente, bears, Daniza, dolomiti, montagna, natura, orsi, parks, Pensieri, riflessioni, Trentino

Daniza era una splendida orsa di 19 anni, la più anziana presente in Trentino, ed era una vera star, tant’è che il Rapporto Orso 2013 della Provincia Autonoma di Trento (scaricabile da qui) le dedicava nientemeno che l’onore della copertina. Un’orsa da copertina dunque, menzionata ben 32 volte nel citato rapporto della Provincia sulla popolazione degli orsi in Trentino. Solo lei e Gasper avevano un vero nome, tutti gli altri orsi venivano riconosciuti mediante una sigla (KJ1, M7, F8…). D’altra parte Daniza era una fondatrice, uno dei dieci plantigradi rilasciati tra il 1999 ed il 2002 nel territorio trentino, per ripopolarlo e per evitare la completa scomparsa di questi splendidi animali da queste montagne. Continua a leggere →

Condividi:

  • Tweet
  • E-mail
  • Condividi su Tumblr
  • Pocket

Mi piace:

Mi piace Caricamento...

Video

Alaska Dream

23 sabato Ago 2014

Posted by Andrea in Natura, Viaggi

≈ 17 commenti

Tag

Alaska, bears, Columbia Glacier, Denali, McKinley, natura, orsi, parchi americani, parks, Prince William Sound, Stati Uniti, USA, Viaggi

Io e mio figlio Dario abbiamo messo a punto questo video, che raccoglie in nove minuti i momenti più belli del nostro recente viaggio.

Fatemi sapere se vi piace…

Condividi:

  • Tweet
  • E-mail
  • Condividi su Tumblr
  • Pocket

Mi piace:

Mi piace Caricamento...

Alaskan mountains

20 mercoledì Ago 2014

Posted by Andrea in Montagna, Natura, Viaggi

≈ 11 commenti

Tag

Alaska, Denali, McKinley, montagna, natura, parchi americani, parks, Stati Uniti, USA, Viaggi

La montagna più alta del Nord America abita qui, nell’Alaska centrale, all’interno del Denali National Park. La montagna dai molti nomi: McKinley, come la chiamano gli americani di oggi, o Denali, come la chiamavano gli americani di un tempo, gli Athabaska.

Ma l’Alaska ospita altre montagne assolutamente spettacolari, i cui massicci ricoperti di ghiaccio si innalzano sulle verdi distese delle foreste.

In questo post pubblico alcune foto di montagne scattate durante il mio recente viaggio nelle regioni dell’Interior e del Southcentral.

IMG_0214 Continua a leggere →

Condividi:

  • Tweet
  • E-mail
  • Condividi su Tumblr
  • Pocket

Mi piace:

Mi piace Caricamento...

Alaska dall’alto

13 mercoledì Ago 2014

Posted by Andrea in Montagna, Natura, Viaggi

≈ 10 commenti

Tag

Alaska, Denali, McKinley, montagna, natura, neve, parchi americani, parks, Stati Uniti, USA, Viaggi

ALF

Alaska, the last frontier. Questa la scritta che campeggia sulle targhe degli automezzi alaskani.

E non c’è definizione più adatta per questo Stato, dove le città degne di questo nome si contano sulle dita di una sola mano, dove oltre metà del territorio non è raggiungibile che con piccoli aerei che atterrano su piste improvvisate nella foresta, sulle spiagge e sulle superfici dei laghi, dove tra un paesino ed un altro si estendono miglia e miglia di foreste abitate da orsi, alci e caribù.

Per capire l’immensità di questi luoghi non c’è niente di meglio che levarsi in volo e guardarli dall’alto. Ecco allora che il paese che ti sembrava tanto accogliente diventa piccino piccino, ecco che la foresta diviene immensa, ecco che la montagna che ammiravi in lontananza si tramuta in un gigante di roccia e di ghiaccio.

In questo post pubblico alcune fotografie scattate dall’aereo nella regione dell’Interior, attorno al Mount McKinley, la vetta più alta del Nord America.

Continua a leggere →

Condividi:

  • Tweet
  • E-mail
  • Condividi su Tumblr
  • Pocket

Mi piace:

Mi piace Caricamento...

5 agosto, Homer (Alaska): forse dovrei essere superstizioso?

07 giovedì Ago 2014

Posted by Andrea in Viaggi

≈ 4 commenti

Tag

Alaska, bears, Diario, Homer, Katmai, orsi, parchi americani, parks, Stati Uniti, USA, Viaggi

Avevo già affrontato qui il tema della superstizione, quella tendenza a temere azioni, parole, oggetti, situazioni senza alcun motivo razionale, ma solo per il fatto che “si dice” portino male, sfortuna, sfiga, ecc.

Nel mio post di febbraio avevo dichiarato di non essere superstizioso e qui lo riconfermo. Prova ne sia che martedì, alzandomi dal letto, il pensiero che quello fosse il tredicesimo giorno di vacanza non mi aveva minimamente sfiorato. Ho realizzato solo molte ore dopo, quando ormai la giornata si era conclusa e i fatti si erano svolti, che c’erano tutti i presupposti perché fosse una giornata sfigata. Anche la data portava al medesimo risultato: 5 agosto, 5+8=13. Due indizi, coincidenza?

Avete provato a dividere 5 per 8? Il risultato è 0,625. Salvi? Nemmeno per sogno, sommando le cifre 6+2+5 il risultato è sempre 13. Tre indizi. Per Aghata Christie sono una prova.

Ma insomma, cosa è successo? Direte voi. E allora iniziamo il diario di questa giornata.

 

Homer – Alaska, Martedì 5 agosto

Oggi è una giornata molto attesa, la giornata dedicata all’escursione nel parco nazionale di Katmai. Chi ha seguito fin dall’inizio questo diario di viaggio ricorderà l’antefatto pubblicato il 22 luglio (Prossima fermata: Alaska), scritto quando eravamo ancora in Italia. Lì avevo raccontato che uno dei motivi per cui avevamo scelto questa meta era stato un video girato nel Katmai National Park, un filmato che mostrava gli orsi bruni americani (grizzly) nel loro habitat naturale. Ebbene in questo parco è possibile entrare, accompagnati da guide esperte ed autorizzate, e avvicinarsi moltissimo a gruppi di orsi intenti nelle loro faccende quotidiane, stando lì per ore ad ammirarli e fotografarli mentre cacciano i salmoni, giocano con i piccoli, disputano per il cibo o per il territorio.

L’ultima tappa importante di questo viaggio, prima del rientro ad Anchorage e quindi in Italia, era pertanto un’escursione nel Katmai, attesa e desiderata come la ciliegina sulla torta di un viaggio fin qui fantastico.

Avrei potuto prenotare l’escursione già dall’Italia, conoscevo un operatore, citato e raccomandato dalla nostra guida Lonely Planet, che sembra essere il massimo in questo genere di attività. Ma così non avevo fatto, preferendo rimandare ad un’analisi e ad un confronto sul posto tra i diversi operatori disponibili. Primo errore.

Allora, dopo un’analisi delle varie compagnie che hanno posti disponibili per la giornata odierna abbiamo scelto Smokey Bay Air Service e abbiamo concordato il seguente programma: l’escursione sarà nel pomeriggio, durerà 5-6 ore (1 ora di volo in idrovolante per raggiungere il parco, 3 ore tra gli orsi, 1 ora di volo per rientrare a Homer), avrà un costo… pazzesco, saremo accompagnati da una guida esperta che starà sempre vicino a noi e veglierà sulla nostra sicurezza. I grizzly bears non sono interessati all’uomo, ma è necessario saper interpretare i loro segnali: se un orso manifesta aggressività o eccessiva curiosità per gli umani è meglio praticare una ritirata strategica. Partiremo alle 14:00, voleremo fino a Hallo Bay, nella penisola di Katmai, oppure verso il Lake Clark National Park and Preserve, sempre nella penisola di Katmai. Una volta atterrati ci metteremo alla ricerca degli orsi, camminando per qualche chilometro (solitamente non più di un paio, le guide sanno già dove trovarli) e quindi ce ne staremo lì con loro ad osservarli, a fotografarli, a filmarli. Sarà un’esperienza unica, che non può essere vissuta in altri posto del mondo.

Ore 13:00. Ci rechiamo all’aeroporto, firmiamo il contratto, paghiamo il folle prezzo pattuito, indossiamo i lunghissimi stivaloni da pescatore necessari per andare a zonzo per la natura vergine alla ricerca degli orsi e aspettiamo che arrivi l’ora di imbarcarsi in aereo. Assieme a noi dovrebbero volare altre due persone, formando così un gruppetto di cinque esseri umani (più la guida) sulle tracce dei grizzly.

Ore 14:00. Gli altri compagni di viaggio non sono ancora arrivati, in compenso arriva Josh, il nostro pilota. Lo saluto sorridendo, sto per chiedergli qual è alla fine la nostra meta, ma vedo che ha una faccia seria. Hi guys, dice, bad news. Ciao ragazzi, brutte notizie.

In breve, forti venti nella località di destinazione rendono difficile l’atterraggio dell’ultraleggero sulla spiaggia. Inoltre, pare che di orsi facilmente raggiungibili in quella zona non ce ne siano. L’escursione è cancellata, ci rimborsano interamente il prezzo pagato e tanti saluti.

Però io vengo dall’Italia, non è che posso tornare la prossima settimana o tra un mese. Niente da fare, motivi di sicurezza, la sicurezza prima di ogni altra cosa.

Sarà, ma dove sono gli altri due che dovevano partire? Non si sono visti. Sorge naturale il sospetto che il vero motivo sia che far volare l’aereo con solo tre persone non sia sufficientemente profittevole. E poi, perché non mi propongo di rimandare a domattina? Noi faremmo ancora in tempo prima del necessario rientro ad Anchorage.

Niente da fare.

Sono idrofobo! Ce ne andiamo si, ma a visitare la sede delle altre compagnie, per sentire loro cosa fanno oggi. Ne contatto due delle più famose: loro oggi volano! E gli orsi (mi diranno alla sera) li hanno visti eccome! Domando se hanno posto per 3 persone per il giorno dopo, ma è tardi, hanno già venduto tutti i posti disponibili.

Purtroppo siamo a fine vacanza, ho programmato questa escursione a fine viaggio anziché all’inizio (secondo errore) e non ho previsto che potevano accadere contrattempi come questo (terzo errore), ma l’errore più grande è stato quello di affidarmi a questa organizzazione che evidentemente non è in grado di farsi un giro di clienti sufficiente da riempire un Cessna con 5 posti! E pensare che avevo consultato anche TipAdvisor e Smokey Bay Air aveva tutte recensioni eccellenti.

Alla sera, tristi e delusi, cerchiamo un po’ di consolazione andando a mangiare una pizza sullo Strip in un locale carino e molto molto rustico. Qui i tavoli non sono numerati, ma all’atto dell’ordinazione la cameriera ti consegna un animaletto di plastica che, quando paghi, devi riconsegnare alla cassiera, così saprà cosa hai consumato. Primitivo, ma simpatico. Be’, provate a dire che animale mi hanno dato?

Un tapiro!

Quando Silvia e Dario mi hanno visto con il tapiro in mano, consegnatomi da una bella ragazza alaskana anziché dal terribile Staffelli, sono scoppiati a ridere e io con loro.

Allora abbiamo capito tutto, solo allora abbiamo realizzato che oggi era il tredicesimo giorno di vacanza, che 5+8=13 e tutto quanto il resto. Contro la sfiga c’è poco da fare!

image

Condividi:

  • Tweet
  • E-mail
  • Condividi su Tumblr
  • Pocket

Mi piace:

Mi piace Caricamento...

2 agosto, da Valdez a Seward: finalmente le balene… E non solo!

04 lunedì Ago 2014

Posted by Andrea in Viaggi

≈ 8 commenti

Tag

Alaska, Diario, parchi americani, parks, Prince William Sound, Seward, Stati Uniti, USA, Viaggi

Decimo giorno in Alaska. Stiamo per affrontare la tappa conclusiva del nostro viaggio, quella che ci porterà nella Kenai Peninsula, una delle regioni più affascinanti di tutto lo stato, con i suoi parchi nazionali, i suoi ghiacciai, le sue coste profondamente intagliate dai fiordi del Kenai Fjords National Park.

Per raggiungere Seward, località molto apprezzata dagli abitanti dell’Alaska per le opportunità di svago che offre, abbiamo due possibilità: via terra tornando su nostri passi fino al Glenallen, percorrendo la Glenn Hwy fino ad Anchorage e quindi verso sud lungo la Seward Hwy, oppure via mare, imbarcandoci su un comodo traghetto dell’Alaska Marine Highway System che fa rotta da Valdez a Whittier in circa 6 ore. Scegliamo questo secondo itinerario, soprattutto per concederci una seconda crociera sul Prince William Sound. Non ce ne pentiremo!

Continua a leggere →

Condividi:

  • Tweet
  • E-mail
  • Condividi su Tumblr
  • Pocket

Mi piace:

Mi piace Caricamento...

28 luglio, Denali National Park: camminando nella natura incontaminata

29 martedì Lug 2014

Posted by Andrea in Escursioni, Natura, Viaggi

≈ 2 commenti

Tag

Alaska, bears, Denali, Diario, natura, orsi, parchi americani, parks, Viaggi

Wilderness è una parola che piace molto agli americani e nei parchi nazionali è una specie di mantra che si ripete in mille occasioni. Se consultate qualche dizionario troverete che significa “landa desolata” oppure “deserto”, ma a me piace tradurla con “natura incontaminata”.

Infatti, il concetto di wilderness è quello di un luogo dove l’uomo non interviene in alcun modo e, se lo fa, cerca non solo di non alterare gli equilibri ma addirittura di non lasciare alcuna traccia. Qualche esempio? Durante un’escursione in queste regioni non si cammina in fila indiana, per non creare dei sentieri. Quando si mangia del cibo, non solo si riportano indietro i rifiuti, ma addirittura non si lasciano cadere le briciole a terra, affinché gli animali non si abituino al cibo umano!

La giornata di oggi è dedicata ad una wilderness esperience chiamata “discovery hike” o semplicemente “disco hike”. Si tratta di un’escursione guidata da un ranger del parco nazionale a cui possono partecipare al massimo una decina di persone e che si svolge, come si diceva prima, fuori da qualsiasi percorso, traccia o sentiero. Il punto di partenza è il solito Wilderness Access Center, detto anche WAC, posto all’ingresso del parco. Qui ci troviamo alle 7:45 con gli altri partecipanti e prendiamo uno shuttle bus che ci porterà nel luogo da cui inizierà l’escursione, al mile 26 della Park Road. La nostra accompagnatrice, la ranger Cathy, sale sul bus dopo di noi e inizia a fare l’appello: oggi siamo sotto la sua custodia! Continua a leggere →

Condividi:

  • Tweet
  • E-mail
  • Condividi su Tumblr
  • Pocket

Mi piace:

Mi piace Caricamento...

Prossima fermata: Alaska

22 martedì Lug 2014

Posted by Andrea in Viaggi

≈ 19 commenti

Tag

Alaska, natura, parks, Viaggi

Mt. McKinley (6194 metri), fonte: http://commons.m.wikimedia.org/wiki/File:Denali_Mt_McKinley.jpg

Mt. McKinley (6194 metri), fonte: National Park Service

Into the wild, gran bel film! Fotografia sublime, musiche coinvolgenti, storia appassionante. Ma non è per questo che abbiamo scelto l’Alaska.

Ricordo che frequentavo la terza elementare, forse la quarta, quando vidi una foto nel sussidiario (allora si chiamava così, nella preistoria degli anni settanta): rappresentava un ghiacciaio che scendeva in riva al mare, o forse era un lago, tutto circondato da montagne imponenti che si riflettevano su quelle acque blu. Fu amore a prima vista. Passano gli anni (parecchi) e veniamo ai giorni nostri, quando, pochi mesi fa, faccio vedere a mio figlio Dario un filmato girato nel Katmai National Park, dove si vedono delle meravigliose immagini di orsi grizzly che cacciano i salmoni ai piedi delle Brooks Falls. Anche Dario si innamora e così, convinta anche mamma Silvia che teme il freddo, iniziamo a pensarci seriamente.

È un viaggio impegnativo, sia dal punto di vista economico, dato il costo particolarmente elevato di ogni cosa a quelle latitudini, sia dal punto di vista fisico, viste le dieci ore di differenza di fuso orario e i venti gradi in meno di temperatura che mediamente troveremo lassù. Tuttavia i panorami, gli spazi infiniti, la natura selvaggia e la fauna padrona del territorio, dove è l’uomo ad essere ospite, ci ripagheranno sicuramente dello sforzo e delle fatiche.

Partiremo giovedì da Venezia e, dopo uno scalo a Francoforte, voleremo fino ad Anchorage da dove inizierà la nostra avventura. Abbiamo prenotato il volo di andata e ritorno e l’auto che ci porterà sulle scenic byways alaskane per quindici giorni. I nostri alloggi saranno ostelli, bed and breakfast, motel e, nelle località più remote, dormiremo in qualche lodge appositamente realizzato per chi non se la sente di passare la notte in tenda.

Dopo Anchorage partiremo verso nord, alla volta di Talkeetna, dove avremo un primo approccio con la Wilderness nordamericana. La tappa successiva sarà il Denali National Park, dove contiamo di fermarci tre giorni. Si tratta di un parco nazionale sterminato, in cui l’unica strada che lo attraversa, sterrata, percorre vallate e passi di montagna addentrandosi verso il nulla per 150 chilometri. All’interno di questo regno incontaminato, dove anche i sentieri segnati sono banditi, sorge la vetta più alta del Nord America, il Mt. McKinley, o Denali come lo chiamavano i nativi, che supera i seimila metri di altezza.

Partiremo quindi verso ovest e percorreremo un’altra strada non asfaltata, la Denali Highway, che attraversa la tundra artica per 220 chilometri tra montagne, fiumi impetuosi, laghi e ghiacciai fino a congiungersi con la Richardson Highway, la prima autostrada d’Alaska, che percorreremo verso sud fino a Valdez, cittadina celebre soprattutto per uno dei più catastrofici incidenti petroliferi della storia americana. Qui visiteremo il Prince William Sound, lo stupendo braccio di mare in cui, tra gli iceberg, nuotano orche, otarie e balene e quindi con un traghetto ci porteremo a Whittier e da qui a Seward. Siamo nella Kenai Peninsula, dove visiteremo ancora fiordi e ghiacciai. Da Homer voleremo in idrovolante nel Katmai, luogo dove è stato girato il video che ha fatto innamorare Dario, trent’anni dopo che il mio sussidiario delle elementari aveva conquistato me, e questa sarà la nostra ultima meta, prima di rientrare ad Anchorage e, da qui, in Italia.

Condividi:

  • Tweet
  • E-mail
  • Condividi su Tumblr
  • Pocket

Mi piace:

Mi piace Caricamento...
← Vecchi Post
Follow Pensieri sotto la neve on WordPress.com

Categorie

  • Cucina (3)
  • Escursioni (40)
  • Libri (8)
  • Montagna (58)
  • Natura (46)
  • poesia (1)
  • Racconti (13)
  • Riconoscimenti (5)
  • Ricordi (4)
  • Riflessioni (58)
  • sport (1)
  • Viaggi (34)

Articoli recenti

  • Nel regno di Narnia
  • La guerra del Leviatano
  • Buon anno!
  • Visioni: le Tre Cime di Lavaredo
  • Tutto vero, di Alessandro Depegi

Inserisci il tuo indirizzo email per seguire questo blog e ricevere notifiche di nuovi messaggi via e-mail.

Unisciti ad altri 680 follower

Archivi

  • marzo 2018
  • gennaio 2018
  • gennaio 2017
  • dicembre 2016
  • novembre 2016
  • ottobre 2016
  • settembre 2016
  • giugno 2016
  • Maggio 2016
  • aprile 2016
  • marzo 2016
  • febbraio 2016
  • gennaio 2016
  • dicembre 2015
  • novembre 2015
  • ottobre 2015
  • settembre 2015
  • agosto 2015
  • luglio 2015
  • giugno 2015
  • aprile 2015
  • marzo 2015
  • febbraio 2015
  • gennaio 2015
  • dicembre 2014
  • novembre 2014
  • ottobre 2014
  • settembre 2014
  • agosto 2014
  • luglio 2014
  • giugno 2014
  • Maggio 2014
  • aprile 2014
  • marzo 2014
  • febbraio 2014
  • gennaio 2014
  • dicembre 2013

Eccomi qua

Blog su WordPress.com.

Privacy e cookie: Questo sito utilizza cookie. Continuando a utilizzare questo sito web, si accetta l’utilizzo dei cookie.
Per ulteriori informazioni, anche sul controllo dei cookie, leggi qui: Informativa sui cookie
  • Segui Siti che segui
    • Pensieri sotto la neve
    • Segui assieme ad altri 680 follower
    • Hai già un account WordPress.com? Accedi ora.
    • Pensieri sotto la neve
    • Personalizza
    • Segui Siti che segui
    • Registrati
    • Accedi
    • Segnala questo contenuto
    • Visualizza il sito nel Reader
    • Gestisci gli abbonamenti
    • Riduci la barra
 

Caricamento commenti...
 

    %d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: