Anselmo aprì gli occhi e con un filo di voce disse: ho fame. Tonele ruppe in un pianto irrefrenabile e abbracciò forte il bambino, tanto forte che questo emise un gemito. Allora l’uomo si rese conto che forse il piccolo poteva essere ferito o avere una frattura o addirittura poteva essere moribondo, così si riprese dalla commozione e iniziò ad esaminarlo.
Anselmo nel bosco delle Anguane (e dell’Orco) – Conclusione
10 sabato Gen 2015