
Davanti all’orrore di venerdì 13, di fronte alla violenza cieca, gratuita, immotivata, brutale, si rimane sgomenti e senza parole. La tentazione è quella di liquidare tutto etichettandolo come follia, fanatismo religioso e voltare pagina, dimenticare. Invece dobbiamo riflettere e prima di ragionare sulle azioni da intraprendere, prima di lanciarci in invettive e proclami, dobbiamo indagare sulle cause, dobbiamo chiederci perché.
Possiamo stare tutto il tempo che vogliamo a commentare i fatti, analizzando l’accaduto da ogni prospettiva, valutando età e provenienza degli attentatori, tecniche utilizzate, ascoltando testimonianze, contando attacchi e vittime in ogni parte del mondo, ma la domanda fondamentale è e sarà sempre: perché? Quando sai il perché delle cose in molti casi hai trovato anche le altre risposte e, comunque, capire le ragioni di un problema è sempre il punto di partenza necessario per capire come risolverlo. E allora chiediamocelo: perché uccidono? Perché ci attaccano? Perché ci odiano tanto? Fanatismo? Una religione che inneggia all’odio verso gli infedeli? Desiderio di riscatto da povertà e sottomissione? Reazione all’imperialismo occidentale? Tutte queste ragioni insieme? Continua a leggere →
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