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autunno, Cinque Torri, Col dei Bos, colori, Falzarego, Lagazuoi, larici, ottobre, Pelmo, Tofana
Come una donna non più giovane ma ancora piacente, che indossando il suo vestito più bello e usando il trucco con arte cancella i segni del tempo riuscendo così ad ammaliare e a conquistare nuovamente, così la natura ottobrina, mentre appassisce e s’addormenta lentamente, decide di stupirci e affascinarci per un’ultima volta.
Nell’aria non risuona più il canto della cincia e del fringuello, il tiepido sole si limita a lambire delicatamente la pelle, il sottobosco si ricopre di aghi di pino e di foglie accartocciate mentre sui prati non più ricoperti da milioni di fiori profumati rimane solo l’erba secca e ingiallita. Ma mentre ci manda questi segni inequivocabili che preludono al lungo sonno invernale, con un ultimo disperato colpo di coda, con un guizzo inaspettato, la natura si riaccende per un ultimo, nuovo, miracolo. I larici improvvisamente si tingono di giallo e, illuminati dal sole, appaiono come immense sculture dorate che levano orgogliose le proprie braccia scintillanti verso il cielo. Sulle vette rocciose e sulle creste dei monti appare un bianco cappuccio che si staglia sul blu intenso del cielo autunnale, sul verde pallido punteggiato di ocra e marrone dei grandi boschi nei quali ormai regna il silenzio. Il sole non più alto nel cielo proietta i suoi raggi obliqui che esaltano i colori, li rendono più caldi e generano fantasiosi giochi d’ombra e di luce.
Come alla fine di una festa importante che si chiude con uno spettacolo di fuochi d’artificio, così la natura vuole salutarci prima di coricarsi per il lungo riposo invernale e lo fa in modo roboante, pirotecnico, mettendo in scena uno spettacolo grandioso e facendo esplodere i propri colori per un’ultima volta.
Ecco alcune foto scattate lo scorso fine settimana nel parco delle Dolomiti d’Ampezzo, lungo il sentiero che dalla strada per Passo Falzarego sale alla Forcella Col dei Bos, ai piedi della maestosa Tofana di Rozes e del Lagazuoi. Spero che vi piacciano. Continua a leggere