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atletica, Cittadella, città murata, correre, corsa, gara, maratona, maratonina, mezza, mezza maratona, podismo, running, sport
Corro per il puro piacere di farlo e perché l’attività fisica mi aiuta a liberare la mente e a rilassarmi, come già spiegavo qui a proposito dell’andare in bicicletta. Finora non avevo mai partecipato a una gara ed è stato quasi per caso che ho deciso di iscrivermi alla Maratonina della Città Murata che si è tenuta a Cittadella un mese fa. Vista l’eccezionalità dell’evento mi sembra giusto scrivere almeno un articolo su questa esperienza e su un paio di episodi divertenti che sono capitati prima e durante la competizione.
Antefatto: lo smacco
Il giorno prima della mezza maratona vado a Cittadella con Silvia a ritirare il pettorale e il “pacco gara”, quel sacchetto di prodotti di vario genere (alimenti e bevande, integratori, gadget degli sponsor) che viene dato in omaggio a tutti gli atleti. Comunicato il mio numero di iscrizione ed esibito il documento, una signorina sorridente mi consegna il pacco gara e il pettorale su cui è applicato il microchip per la rilevazione dei tempi durante la corsa, oggetto che al termine della competizione va sempre restituito. Dopodiché mi dice: “Guardi che se per caso sa già di non correre, può restituire anche subito il microchip”. Io non capisco e così sorridendo rispondo: “Ma guardi che domani io corro”. Un po’ imbarazzata mi spiega che molti si iscrivono solo per avere il pacco con i vari prodotti, il cui valore complessivo supera di parecchio il costo dell’iscrizione. Mentre mi allontano, Silvia mi fa notare che evidentemente non ho l’aspetto di uno che corre la mezza maratona e così scoppiamo entrambi a ridere, pensando allo smacco subito e all’imbarazzo della ragazza che forse ha temuto di avermi offeso. In effetti me lo domando anch’io: ma chi me lo fa fare a 51 anni di iscrivermi a una mezza maratona? Che sia la crisi della mezza età?
La gara: vuoi vedere che quella schiappa di Andrea arriva fra i primi?
Alla partenza è freddo, quattro gradi sotto zero, mancano solo i pinguini. Silvia vince la sua naturale ritrosia per il clima rigido e mi accompagna, farà il tifo per me: cosa si può chiedere di più a una moglie?
I partecipanti sono circa 2.500, un’autentica marea umana. Non voglio stare in mezzo a quelli veloci, voglio partire con calma e godermi la corsa, non ho ambizioni di risultato e mi basta arrivare in fondo, così mi posiziono nelle retrovie, davanti a me una lunga colonna di runners scaldano i motori.
La partenza per noi schiappe è lenta, mentre i primi scattano velocissimi io impiego quasi due minuti per arrivare al via, intasato nell’ingorgo della coda della corsa. Il primo chilometro lo percorro in quasi 7 minuti, un tempo da jogger, ma va bene così. Pian piano la marea umana si sgrana, gli atleti migliori sfrecciano, agonisti e amatori evoluti vanno come il vento, noi schiappe andiamo come possiamo. Pian piano inizio a scaldarmi e posso togliermi almeno i guanti.
Il percorso è molto bello, partenza e arrivo sono dentro le mura (Cittadella è una stupenda cittadina medievale che vi invito a visitare), mentre tutto il resto del percorso si snoda tra paese e campagne circostanti. La giornata è fredda ma il cielo è blu e il sole splende in cielo, le endorfine iniziano a spandersi nel corpo ed è un vero piacere correre in mezzo alla gente. A bordo strada qualcuno saluta, qualcuno ti incita, che bellissima sensazione.
Corro senza forzare l’andatura, voglio arrivare al traguardo senza stress. Mentre supero dei corridori sento che molti hanno il fiatone. Mi chiedo perchè si sforzino in questo modo, penso che il piacere di correre stia nell’andare in scioltezza, facendo lavorare il proprio corpo senza spremerlo oltre misura.
Dieci chilometri e mezzo, metà gara, è passata un’ora e due minuti. So che posso andare più forte ma non mi interessa. Silvia intanto sta facendo un giro delle mura antiche e sta scaricando la batteria del suo cellulare per fare le foto che vedete qui sotto. Avanzerà un po’ di carica per fotografare il mio arrivo?
Undici chilomentri, un’ora e quattro minuti. Decido di mandare un sms a Silvia per dirle che ho superato metà gara. A questo punto succede una cosa divertentissima: lei riceve il mio messaggio, ma per sbaglio ne legge un altro che avevo mandato qualche giorno prima in cui avevo scritto “Arrivo!”, così pensa che abbia quasi finito la gara, interrompe la sua visita della città e si mette a correre per venire ad accogliermi al traguardo mentre pensa che sono un pazzo e che ho voluto strafare. Proprio in quel momento stanno arrivando al traguardo i primi atleti, tutti agonisti di 25-30 anni e tutti coloured: GHEBREHIWET FANIEL EYOB, RONO JULIUS KIPNGETIC e NGENO DANIEL KIPKIRUI. Ma ci credete che mia moglie ha pensato che potessi arrivare testa a testa con questi campioni? Ma quanto bene le voglio!?!?!?! Ma non è finita. All’arrivo chiede informazioni su di me, parla con gli organizzatori, chiede di vedere l’ordine di arrivo, insomma un caso nazionale. Per qualche minuto sono diventato una celebrità!

Il vincitore: Faniel Eyob, 1:04:52
Intanto, inconsapevole che anche la mia dolce metà ha fatto uno sprint per venrmi a veder vincere la gara, continuo a trotterellare tra la campagna cittadellese. Quattordicesimo chilometro, due terzi della distanza complessiva, guardo il mio Garmin e vedo che dalla partenza ho mantenuto un ritmo medio di 5:45. Mi sembra quasi impossibile, credevo di essere andato più piano e il bello è che mi sento ancora bene e posso accelerare. Così decido di provare a chiudere la gara in meno di due ore, è sufficiente che abbassi il ritmo medio di 5 secondi ed è fatta. Il 15° e il 16° chilometro li faccio a 5:24, il 17° a 5:19, continuo a sentirmi bene e ad avere birra in corpo e così accelero ancora. Gli ultimi due chilometri li tiro al massimo, 4 minuti e 55 al chilometro: chi l’avrebbe mai sperato?
Quando arrivo il Garmin dice 1:57:33, il tempo ufficiale di gara è 1:59:39 (dallo start), il tempo reale è 1:58:05. Ho corso la mezza maratona in meno di due ore, un risultato che non avrei maiepoimaiepoimai sperato di raggiungere. Ho fatto anche il mio record personale sui 5 e sui 10 km. E’ stata una giornata perfetta.
Mentre taglio il traguardo vedo Silvia che mi sorride, un arrivo migliore non potevo sperarlo!
E non si sa come ti sei piazzato? 😀
Ahahah Nadia, era un articolo in bozza, dovevo ancora finirlo e per sbaglio l’ho pubblicato, devo essere proprio fuso 😜
Porta pazienza, lo rimetto in bozza e poi lo ripubblico tra qualche giorno. Riuscirai a sopportare l’attesa? 😄
Ma Andrea, il post è bellissimo così! Sei un vero sportivo, e che coppia tu e Silvia. 😉
Buon weekend!
Primula
Grazie Primula! L’avevo pubblicato per sbaglio una settimana fa, quando era ancora in bozza, senza foto e scritto solo a metà 😄. Adesso è in versione definitiva.
Silvia non ha corso ma forse è stata ancora più eroica, visto che ha sopportato un freddo davvero pungente (-4)!
Buon weekend carissima!
Ah ecco, mi sembrava fosse ok! 👍
Il perfezionista 😄
Sai che io abito poco distante da Cittadella? Piace molto anche a me anche se piccola…
Avere i figli che ti attendono al traguardo è sempre emozionante
Le antiche terme di Giunone
Si è concluso lo scorso sabato il Gran Prix del Veneto, circuito di gare di nuoto per atleti master (= anziani; = amatoriali).
https://elenarigon.wordpress.com/2016/06/03/le-antiche-terme-di-giunone/
E complimenti per la prestazione!
Avevo capito che sei veneta ma non sapevo di dove. Adesso vado a vedere il link che mi hai segnalato.
Ciao!
No mi hai fatto ridere tantissimo! Tua moglie che legge “arrivo” è stata meravigliosa!!!!
Sapessi che risate che ci sia fatti assieme!
Anche per me la bici ha lo stesso effetto! Ciao,65Luna
E forse è anche più bello. Buona domenica!
L’hai scritto con un piglio tale che mi sembrava di partecipare anch’io dalla mia poltrona…
Sei un simpaticone autoironico.
Un saluto anche alla tua Silvia (eroica).
Ciao
Cristina
Grazie Cristina!
Per forza devo essere auto ironico alla mia età e con la pacifica lentezza con cui corro 😄
Silvia invece, lei si che è stata un’eroina a sopportarmi (e non solo il giorno della gara…)
Andrea visto che hai iniziato l’anno tra maratone e risate ti pregherei di continuare su questo tono scherzoso e partecipa alla mia nomination
https://viaggiandoconbea.com/2017/01/17/a-new-nomination-20162017-tag/
Grazie Bea, che onore!
io di solito non partecipo a questi giochi, ma forse per te farò un’eccezione!
In ogni caso grazie di cuore!
Ne ero quasi sicura che non partecipavi e ti capisco. Non è facile trovare il tempo per questo ma sarei felicissima se tu partecipassi per questa nomination. Ciaoo
Come si fa a dire di no a una richiesta così?
Infatti non puoi 😉
Complimenti! Condividiamo la stessa passione. Io purtroppo non sono riuscita a scendere sotto le 2 ore, un po’ per pigrizia e una volta proprio per sfiga (un attacco di diarrea cominciato al 10^km e a soli 2 dalla fine). Ti invito nel mio blog a leggere le mie esperienze (quella relativa alla diarrea è un mito…😂😂😂). Da qui a correre una maratona il passo è breve, lo sai? Perché quando ti innamori delle lunghe distanze la sfida più bella è quella di una 42 km! Pensaci… o lo hai già fatto? 😀
Ciao Mapy, verrò sicuramente a farti visita collega runner!
Certo che un attacco di cacarella durante una mezza maratona è proprio una sfiga colossale!
Si, mi piacerebbe proprio correre la maratona, chissà che un giorno non riesca a farcela. Per ora mi godo questi 21k è punto a farne un’altrain aprile, poi vedremo… La VM a fine ottobre? Forse è solo un sogno, ma a volte i sogni si avverano…
Dai troppo carina la tua mezza maratona e che bella questa cittadina. Molto carina anche Silvia che ha veramente creduto nei tuoi super-poteri. Che racconto simpatico. Bravoo 🙂
Grazie Bea! In effetti è stata proprio una giornata perfetta sotto tutti i punti di vista. Non vedo l’ora di farne un’altra 😉
Bellissimo stò racconto, complimenti Andrea! A parte l’arrivo complimenti per tua moglie, è una fortuna avere una donna tanto fiduciosa al proprio fianco e per di più pronta ad abbandonare la girata per vedere il marito arrivare a tempi di recordd. E che importa se poi così non è stato, quello che importa è partecipare. All’amore che vi lega ;-).
Abbracciala per me (donna intelligente, lo avevo detto anche per il pronto soccorso febbre che hai avuto per vedere le balene 😀 )
Dici bene, sono un uomo veramente fortunato.
Accipicchia che memoria che hai, ti ricordi di quella volta che mi sono preso una gelata in Alaska con tanto di febbrone… Complimenti!
Leggo sempre con attenzione i tuoi racconti 🙂
E poi solidarietà tra donne 😀
Grande Paola!
Che coppia che siete. Assolutamente splendidi. E tu caro Andrea sei magico. E poi fare una maratona nella mia Cittadella… Non perché ci sia nata, ma di Nove sono i miei genitori e a Tezze sul Brenta ho ancora due cugini di mio padre. Tutte quelle zone sono casa mia. Marostica, Bassano, il Grappa, insomma mettici dentro tutta la campagna veneta, splendida negli anni sessanta da girare in bici. Ora odio i ciclisti della domenica, ( tu mi perdonerai per questo, tanto più che tu non rientri in questo gruppo. La tua passione è di altro tipo per fortuna.). Comunque bravi lo siete tu e tua moglie. Un caro abbraccio ad entrambi. Isabella
PS Dovrò prima o poi dedicarmi alla lettura dei tuoi viaggi in America scoperti oggi. Ciao, tu abbi speranza.
Grazie Isabella! Siamo molto affiatati e riusciamo da sempre a condividere tante passioni e tante esperienze, credo che sia il modo migliore per mantenere vivace il nostro rapporto e rinnovarlo continuamente. Le nostre campagne sono molto belle, è vero, così come tanti altri angoli poco noti del nostro bellissimo Paese!
I ciclisti della domenica? A me non piace andare in gruppi numerosi, preferisco da solo o in coppia e comunque non sulle strade, quindi non preoccuparti, non corri il rischio di trovarmi che ti sbarro la strada con altri 50 corridori che viaggiano in fila per tre 😄.
Ciao Isabella, a presto!
che bella giornata di corsa, mi piaceva tanto correre, poi il mal di schiena… adesso vado in bicicletta.
Eh la corsa è una traditrice: ti conquista, ti rende dipendente e poi zacchete, la schiena, le ginocchia, i tendini…
Io continuo a correre, ma convivo con un fastidio all’achilleo, vediamo quanto tengo botta ancora. Mi piacerebbe un giorno riuscire a correre una maratona. Per ora ho fatto la mezza, poi vedremo.