
Mt. McKinley (6194 metri), fonte: National Park Service
Into the wild, gran bel film! Fotografia sublime, musiche coinvolgenti, storia appassionante. Ma non è per questo che abbiamo scelto l’Alaska.
Ricordo che frequentavo la terza elementare, forse la quarta, quando vidi una foto nel sussidiario (allora si chiamava così, nella preistoria degli anni settanta): rappresentava un ghiacciaio che scendeva in riva al mare, o forse era un lago, tutto circondato da montagne imponenti che si riflettevano su quelle acque blu. Fu amore a prima vista. Passano gli anni (parecchi) e veniamo ai giorni nostri, quando, pochi mesi fa, faccio vedere a mio figlio Dario un filmato girato nel Katmai National Park, dove si vedono delle meravigliose immagini di orsi grizzly che cacciano i salmoni ai piedi delle Brooks Falls. Anche Dario si innamora e così, convinta anche mamma Silvia che teme il freddo, iniziamo a pensarci seriamente.
È un viaggio impegnativo, sia dal punto di vista economico, dato il costo particolarmente elevato di ogni cosa a quelle latitudini, sia dal punto di vista fisico, viste le dieci ore di differenza di fuso orario e i venti gradi in meno di temperatura che mediamente troveremo lassù. Tuttavia i panorami, gli spazi infiniti, la natura selvaggia e la fauna padrona del territorio, dove è l’uomo ad essere ospite, ci ripagheranno sicuramente dello sforzo e delle fatiche.
Partiremo giovedì da Venezia e, dopo uno scalo a Francoforte, voleremo fino ad Anchorage da dove inizierà la nostra avventura. Abbiamo prenotato il volo di andata e ritorno e l’auto che ci porterà sulle scenic byways alaskane per quindici giorni. I nostri alloggi saranno ostelli, bed and breakfast, motel e, nelle località più remote, dormiremo in qualche lodge appositamente realizzato per chi non se la sente di passare la notte in tenda.
Dopo Anchorage partiremo verso nord, alla volta di Talkeetna, dove avremo un primo approccio con la Wilderness nordamericana. La tappa successiva sarà il Denali National Park, dove contiamo di fermarci tre giorni. Si tratta di un parco nazionale sterminato, in cui l’unica strada che lo attraversa, sterrata, percorre vallate e passi di montagna addentrandosi verso il nulla per 150 chilometri. All’interno di questo regno incontaminato, dove anche i sentieri segnati sono banditi, sorge la vetta più alta del Nord America, il Mt. McKinley, o Denali come lo chiamavano i nativi, che supera i seimila metri di altezza.
Partiremo quindi verso ovest e percorreremo un’altra strada non asfaltata, la Denali Highway, che attraversa la tundra artica per 220 chilometri tra montagne, fiumi impetuosi, laghi e ghiacciai fino a congiungersi con la Richardson Highway, la prima autostrada d’Alaska, che percorreremo verso sud fino a Valdez, cittadina celebre soprattutto per uno dei più catastrofici incidenti petroliferi della storia americana. Qui visiteremo il Prince William Sound, lo stupendo braccio di mare in cui, tra gli iceberg, nuotano orche, otarie e balene e quindi con un traghetto ci porteremo a Whittier e da qui a Seward. Siamo nella Kenai Peninsula, dove visiteremo ancora fiordi e ghiacciai. Da Homer voleremo in idrovolante nel Katmai, luogo dove è stato girato il video che ha fatto innamorare Dario, trent’anni dopo che il mio sussidiario delle elementari aveva conquistato me, e questa sarà la nostra ultima meta, prima di rientrare ad Anchorage e, da qui, in Italia.
Ma che splendido viaggio! Non vedo l’ora di leggere i tuoi racconti e ammirare le tue fotografie!
Buona avventura Andrea! 🙂
Primula
Ciao Primula! Proverò a postare qualche pagina di diario…
meraviglia… 🙂
Credo proprio di si!
Posso dire: che invidia?!! Ecco, l’ho detto…
Buon viaggio. Sarà una roba spettacolare!
Lo credo anch’io!
Grazie
Posso chiederti se vai da solo o se è un viaggio organizzato? In quest’ultimo caso, con quale operatore?
No, andiamo da soli. Abbiamo prenotato il volo e l’auto da qui. L’itinerario l’abbiamo pensato basandoci su alcuni punti fermi (per es. il Denali) e in base ai giorni a disposizione. Per gli alloggi ho scritto qualche mail e fatto qualche telefonata, il posto si trova sempre ma se vuoi risparmiare conviene pensarci in anticipo.
Ottimo, allora. Io mi ero interessato attraverso Avventure nel mondo, ma costava veramente troppo, per quanto organizzato in maniera spartana come loro consuetudine. Beh, aspetto il tuo report una volta di ritorno. Buon viaggio!
grazie!
Buon viaggio a tutti e tre!
Grazie Mauro!
Oggi non sono riuscito a venire 😦 mi spiace
E tu quando parti?
Lunedì sera da Milano, incrociando le dita.
Grande!
Bellissima scelta! 65Luna
Grazie Luna! Lo cedo anch’io
Complimenti per la scelta di una vacanza veramente alla scoperta di luoghi nuovi.
Sarà un tour de force, ma vedrai paesaggi magnifici.
Secondo me in zona Mt. McKinley troverai una folla di scalatori provenienti da tutto il mondo, altro che regno incontaminato (o forse…se non erro… gli scalatori si fanno portare da piccoli aerei che atterrano su un ghiacciaio).
Ciao Marco, è già un tour de force: sono le 18 PM e siamo cotti a puntino (in Italia sono le 4 dl mattino). Adesso ce ne andiamo in branda!
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