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Antelao, cadore, Ciaspe, ciaspole, Croda da Lago, dolomiti, Lastoni di Formin, montagna, natura, neve, Tofana
Bisogna partire presto alla mattina se non vogliamo restare invischiati nella massa dei gitanti della domenica. Siamo in zona a rischio, troppo vicini a Cortina d’Ampezzo, area ad alta frequentazione con VIP e meno VIP che si lanciano nell’ultima moda delle ciaspole, anche se per fare questo percorso bastano un buon paio di pedule, tanto il tracciato è ben battuto.
Quando arriviamo al punto di partenza, pochi chilometri prima della seggiovia “5 Torri”, lungo la statale che da Cortina porta al Passo Falzarego, non c’è nessuno. Le auto sfrecciano verso le piste da sci, andate pure a immergervi nel caos e nella mondanità… Noi ci immergeremo nella natura e nel silenzio di questi meravigliosi monti. La più maestosa delle tre Tofane ci guarda dall’alto dei suoi 3.225 metri di altezza. La parete nord della Grande Tofana, la Tofana di Rozes, argentea muraglia di dolomia scintillante, si staglia sul cielo blu cobalto.
Il sentiero sale dolcemente innalzandosi di 450 metri sulla vallata, passando attraverso un bel bosco di larici e abeti. Il fondo è ben battuto e le ciaspe non servono proprio. Diverse tracce si incrociano e giocano a rincorrersi. Il suolo è compatto e il piede avanza senza fatica. Man mano che procediamo, innanzi ai nostri occhi inizia a manifestarsi lo spettacolo della natura.
Superato il maggior dislivello, alla nostra sinistra fa la sua comparsa in lontananza il gigante delle Dolomiti, sua maestà Antelao, che con i suoi 3.264 metri è secondo solo alla Marmolada. Il suo profilo inconfondibile di piramide perfetta si staglia all’orizzonte, con le Laste ricoperte di neve e ghiaccio che disegnano uno spigolo inclinato a 45 gradi. Il profilo seghettato della Croda da Lago contrasta con la sagoma regolare e lineare dei Lastoni di Formin, in primo piano di fronte a noi.
Avanzando sotto un sole che intiepidisce l’aria e fa scintillar la neve appare la più alta delle Cinque Torri e, poco oltre, il monte Averau, modello in scala ridotta del Monte Pelmo, ma più accessibile di quest’ultimo e più mondano, con le piste da sci alle sue pendici e comodi rifugi pronti ad esaudir ogni tuo desiderio. Ma qui non c’è anima viva, nessun rifugio, nessun impianto, nessun rumore a parte il sibilar del vento, il fruscio delle fronde scosse dallo zefiro e l’ansimar del nostro respiro. Qua e là tracce di uomini e animali, sciatori ed escursionisti, disegnano sulla neve caotici grovigli di linee senza inizio e senza fine.
La superficie della neve è uno specchio, i raggi di sole precipitano sulle pareti scolpite, sulle cenge innevate, sui pendii, sulle guglie, su forcelle e nevai e tracciano linee di luce, contrasti, sagome d’ombra. Bianco, grigio, blu, verde, tripudio di luce e colori.
Le Cinque Torri sono sempre più vicine. La Torre Grande troneggia più alta di tutte, verticale, imponente, orgogliosa, punto di riferimento sull’oceano di neve come un faro che interrompe la linea piatta dell’orizzonte e si appalesa ai naviganti. Ai suoi piedi trincee, arroccamenti, postazioni di artiglieria da montagna. Rieccheggiano ancora nell’aria i boati dei colpi sparati contro le postazioni austriache del Lagazuoi, cent’anni fa. Il Monte Averau ci guarda un po’ più in alto. Oltre quel passo si apre il carosello delle piste da sci, con le sue seggiovie e le folle festanti che sciamano ovunque.
Di fronte a noi il Rifugio Cinque Torri, sommerso dalla neve.
Sarebbe bello proseguire, salir fin sotto le pendici di quelle guglie svettanti verso il cielo e percorrere le trincee innevate, ma è giunto il momento di rientrare, l’ora di pranzo si avvicina e a casa una prole affamata ci attende e ci reclama. Mentre ripercorriamo la via dell’andata, incrociamo colonne di persone, gruppi, famiglie, italiani, stranieri, giovani, vecchi, bambini… E tutti ci salutano, chissà perché… La montagna rende tutti più educati.
Abbiamo fatto bene ad alzarci presto: un tale spettacolo tutto per noi, nel silenzio assolato di questa domenica mattina.
Alla prossima.
Andrea e Silvia
cordialdo ha detto:
Ciao, Silvia ed Andrea queste stupende montagne dalle quali vivo lontano mi fanno invidiare la vostra meravigliosa escursione nel corso della quale sicuramente avete ascoltato la meravigliosa “voce del silenzio”, lontani dalla folla che calpesta la montagna ma non la ama, la usa soltanto.
Credo che abbiate fatto bene a partire presto ed a tornare a valle presto non solo per evitare la gente che saliva mentre voi scendeva ma anche perchè tornando a valle prima di mezzogiorno avete anche evitato il pericolo di pericolose slavine con l’aumentare della temperatura. Bravi.
L’estate prossima, ti inviterò a venire a trovarmi in Alta Val Venosta per vedere da vicino Sua Maestà l’Ortles, 3.905m e dove agevolmente, essendo abituato, potrai raggiungere il rifugio Pajer a quota 3.029m.
Ciao, ragazzi. In montagna non solo si è più educati. La montagna ci rende fratelli!
Buona serata! Osv.
aboer65 ha detto:
Grazie Osvaldo, che belle parole! Stupenda la Val Venosta, come tutto l’arco alpino del resto. Ogni valle, ogni gruppo montuoso, ogni paese hanno le proprie caratteristiche, panorami, leggende, storie e tradizioni.
Ciao e buona serata!
Andrea
chiaralorenzetti ha detto:
Ammirazione e meraviglia 🙂
Ciao andrea
aboer65 ha detto:
Grazie Chiara,
Ciao e buona domenica sera!
Primula ha detto:
Che bello! Le “mie” montagne!!! Le chiamo impropriamente così perché non si contano le escursioni che ho fatto da quelle parti. In estate, partendo da San Cassiano, da tanti anni ho setacciato e setaccio la zona, Sass de Stria, Lagazuoi, Averau, Nuvolau … l’elenco sarebbe lungo. Non oso immaginare la loro bellezza in inverno.
Complimenti per la vostra giornata che mi hai fatto gustare attraverso il tuo racconto.
Grazie! Buona serata 🙂
Primula
aboer65 ha detto:
Da come ne parli le conosci proprio bene, sono davvero le tue montagne, Primula!
Ci sono stato anch’io tante volte ma non mi stanco mai di vederle.
Ciao e grazie per la visita
Andrea
nunesvaissilvio ha detto:
Ma che meraviglia… abitare vicino a queste bellissime vette.. poter andare in alto raggiungere il silenzio, la quiete, per lasciare la “massa” giù a valle
aboer65 ha detto:
Proprio così Silvio, una vera ricarica per il corpo e per l’anima.
Ciao e grazie per l’apprezzamento.
Andrea
salinaversosud ha detto:
Mi sembra di esserci! Grazie per averci reso partecipi in un modo tanto attento!
aboer65 ha detto:
Grazie a te Salina, mi fa piacere che apprezzi.
Cao
Andrea
yourcenar11 ha detto:
Seguire da lontano, in una città di mare per giunta, le tue escursioni è un piacere, ma leggere le tue descrizioni è gioia pura, guardo a lungo le tue immagini e sogno di trovarmi immersa nella luce e nel silenzio. Un incanto!
Grazie Andrea, alla prossima!
Cristina
aboer65 ha detto:
Ciao Cristina, grazie a te. È bello risentirti.
Un abbraccio
Andrea
fulvialuna1 ha detto:
Mi fate sognare con i racconti e le foto. Un paradiso. grazie.
aboer65 ha detto:
Troppo buona…
serpillo1 ha detto:
Luoghi incantevoli. Il bello della montagna è che rende tutti uguali.
aboer65 ha detto:
E’ vero, tutti uguali di fronte alla natura!
tachimio ha detto:
Straordinario percorso. Le Dolomiti abbagliano sempre e la soddisfazione di poter camminare con davanti scenari memorabili è unica.L’ho provata per anni anche con i miei figli piccoli, ricordi bellissimi.Buona domenica Isabella
aboer65 ha detto:
Grazie Isabella, è un percorso semplice ma che offre straordinari panorami!
Buona domenica anche a te
Andrea
tachimio ha detto:
Ps Non avevo notato che c’erano anche delle foto stupende ad accompagnare il post. Complimenti caro Andrea. Ciao Isabella
aboer65 ha detto:
Ciao Isabella, che bello risentirti. Abbiamo molte cose in comune noi vero?
Ti auguro una buna domenica sera
Andrea
P.S. Le foto le ho scattate in momenti diversi dell’anno (principalmente in autunno, come potrai intuire dai colori e dalla neve) e in anni diversi (tra il 2007 e il 2013), ma sempre con un cellulare (!)… Devo decidermi a comperare una macchina decente. Ciao!
aboer65 ha detto:
Aspetta, ho sbagliato, stavo parlando delle foto della Tofana (post di oggi 23 marzo)! Ho fatto confusione tra i vari post 😄
Le foto delle cinque torri le ho fatte domenica scorsa 😄😄😄
Ri-ciao!
tachimio ha detto:
Si abbiamo molto in comune e ti dirò una cosa. Andrea, mio figlio, ha la passione della fotografia. Con una nikon ,( non ti so dire di più) ha fatto miliardi di foto, splendide che una volta mi piacerebbe farvi vedere, e tutte legate ai suoi viaggi in Europa ma non mi pare in montagna. Le tue, anche se fatte con il cellulare, sono bellissime. Le mie scattate in montagna con i figli piccoli non erano fatte ancora con le macchine digitali per cui non credo che potrei fartele vedere. Comunque fidati, erano belle anche le mie, ah, ah, ah. Ciao e buona serata anche a Silvia. Isabella
aboer65 ha detto:
Mi sa che anche tu, come me, non sei una grande esperta di macchine fotografiche 🙂
Comunque sono sicuro che hai fatto delle foto bellissime!
Ciao Isabella
tachimio ha detto:
Eh già. A presto caro Andrea. Isabella
admin1962 ha detto:
Che paesaggi da sogno!!!
Complimenti un bel Blog! 🙂
aboer65 ha detto:
Grazie Alessandro! Molto interessante anche il tuo: quando dovrò scegliere un film da vedere verrò prima da te a leggerne la recensione.
Ciao
Andrea