San Valentino, giornata un po’ melensa e convenzionale, tutti improvvisamente e obbligatoriamente, volenti o nolenti, si riscoprono innamorati. Eppure l’amore è una una forza così grande… Una pulsione dell’anima che coinvolge tutti gli esseri viventi e non solo.
Dante chiudeva la sua Commedia con il celebre verso “Amor che move il sole e l’altre stelle“, a significare che l’amore (di Dio) è la grande energia che alimenta l’intero universo. Amore quindi come causa di tutto e infatti non è forse l’amore che spinge un artista a produrre un’opera perfetta? E che dire dell’amore materno, in grado di trasformare una donna fragile e minuta in una forza della natura se si tratta di difendere i propri cuccioli? E non è sempre l’amore, in questo caso per la giustizia e la legalità, che fa rispettare le leggi e ci fa indignare di fronte ai soprusi? Insomma, non esiste solo l’amore delle canzonette e delle poesie, delle coppiette abbracciate al chiaro di luna e dei Baci Perugina.
Ma San Valentino è soprattutto questo, direte voi, è la festa degli innamorati, non dell’amore in sé. E allora che San Valentino sia, ma lo sia per tutti, senza censure e distinzioni, che lo sia per i giovani e i meno giovani, per le coppie di coetanei e con differenza di età, per gli etero, per i gay, lesbiche e trans, per quelli dalla pelle bianca, nera, rossa e gialla, di tutte le sfumature e tutte le combinazioni. Perché l’amore è sempre amore, indipendentemente se chi lo prova è bello o brutto, giovane o vecchio, innamorato di una persona dell’altro sesso o dello stesso proprio, della stessa o di altra etnia, della medesima o di diversa religione. L’amore è sempre amore e quindi è sempre bello, positivo, confortante, benvenuto.
E chiudo dicendo che famiglia è dove c’è amore, checché ne dica qualunque legge, qualunque religione.